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Direttore Artistico - Bruno Furnari

Obiettore di coscienza, animatore sociale, culturale e di strada, nelle scuole, nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, per l'ufficio scambi internazionali del comune di Torino.

Ha fatto spettacoli di cabaret e clownerie nelle scuole, in un circo e in vari teatri. Fra gli spettacoli da ricordare:
- lo show per bambini Arleclow,
- il musical Ciao Pinocchio (musiche di Romano Bertola, coreografie di Siri Sat Nam , il coreografo di Donna Summer e degli Earth wind and Fire),
- l'Acca Bisl'Acca,
- I Fratelli Coltelli ( con apertura dello show di Aldo Giovanni e Giacomo),
- Caffè Teatro Cabaret

Ha lavorato in un istituto di ricerche di mercato e di marketing. Fondatore della scuoletta per ragazzi di strada e della comunità di via valenza.
Formatore di animatori ed educatori per vari enti nazionali e internazionali. (uffico scambi internazionali del comune di torino),
European Youth Exange, Scuola Educatori Piemonte, Animatori progetti Interreg).
Ha promosso le arti del clown, della giocoleria e dei trampoli in scuole, associazioni e gruppi spontanei. Socio e responsabile formazione e responsabile di progetti di marketing-evento per il gruppo Quiquoqua.
Ideatore e coordinato del progetto per le scuole elementari medie e superiori "NonSOloCIrco!", ideatore del concorso per le scuole "Giocoliere con i colori", direttore del periodico "club dei mancini magazine".
Co-fondatore e presidente di Just for Joy European Association con la quale ha portato a Torino nel 97 la 20* European Juggling Convention. Per preparare l'evento lì insieme ad un manipolo di amici giocolieri abbiamo iniziato a incontrarci a giocare in piazzetta spontaneamente e da lì è nato l'incontro dei giocolieri torinesi.
Co- fondatore e consigliere del direttivo della spontanea Associazione Italiana Giocolieri. Consigliere della spontane associazione European Juggling Association. Co-organizzatore delle convention italiane dei giocolieri (dalla prima all'ultima). Responsabile 5 convention italiana della giocoleria (a Porano Orvieto, in collaborazione fra Just for Joy e AIG). Regista della 7 convention italiana dei giocolieri.

Altre esperienze nel mondo dello spettacolo
Autore di testi comici per vari comici italiani. Coautore di "FAlchera, l'Isola che non c'è", interpretato da Cesare Vodani e David Riondino. Talent scout per Zelig e responsabile negli ultimi 2 anni dei laboratori Zelig on the road a Catania, Bologna e Bari. (insieme all'autore milanese Gigi Saronni). Art director del tour europeo "Cirko Elettronico" del dj Gigi Dag.
Ideatore del format di Zelig "Strangers in the night" insieme a Gigi Saronni e la Direttore Artistico e fondatore di Zelig Giancarlo Bozzo.
Autore della trasmissione televisiva "Comedy LAb 2" condotta da Marco Maccarini (anche lui torinese) su MTV (insieme a Gigi Saronni).
Direttore di scena e co-autore dell'evento Anteprima RidiTorino, al Mazda Palace presentato da Vanessa Incontrada. Co-autore della trasmissione televisiva Zelig Off. Collaboratore ai testi della trasmissione Zelig Circus.

UN PO’ DI STORIA.
Bruno Furnari, nato a Torino il 28 Maggio 1967. Italo-siciliano.
Sua Mamma è piemontese del sud, suo Papà è siciliano del Nord. (per la precisione Novara di Sicilia).
Già da piccolo capisce che la sua vita non sarà molto rilassante: quando è a Torino gli danno del "terun" e quando va al paese nativo del papà gli danno del "polentone". Oltretutto pizzica la "erre", cosa che per uno che si chiama Bruno Furnari non aiuta.
Incurante di tutto ciò lavora sodo e riesce a ottenere la licenza elementare nel '73.
Cresce giocando nei cortili, che allora non avevano i panettoni per far parcheggiare le auto ma erano aperti ai bambini, divertendosi un sacco e imparando la legge della strada. Il suo cortile è in un confine particolare della città: fra Lingotto e Mirafiori. Zona molto pericolosa: lì si prendono mazzate quando le bande di Mirafiori fanno incursioni a Lingotto. E altrettante quando le bande di Lingotto vanno a vendicarsi a Mirafiori delle incursioni subite. Una sorta di Libano metropolitano.
Ma lui resiste e, spezzandosi la schiena, riuscirà a ottenere la licenza media e addirittura la licenza di media superiore.
Il giorno della consegna del diploma ha una visione: l'idea che sulla sua lapide ci sia un giorno scritto "Sig. Furnari Rag. Bruno" lo inquieta assai.
Decide quindi di proseguire gli studi e si iscrive a scienze politiche di cui sarà socio sostenitore per anni e anni. Riesce a dare un esame all'anno fra i vari impegni.
Nel frattempo si diverte incontrando tante persone, facendo l'animatore sociale, l'animatore turistico e sportivo, conosce l'emozione del palcoscenico come cabarettista, come clown e trova un lavoro da clown in un Circo a conduzione familiare .
Quando la tassa di iscrizione all'università passa da duecentomilalire a unmilione di lire, si ritira rinunciando al pezzo di carta, perchè non vuole spendere tutti quei pezzi di carta. Non poteva ancora immaginare che un milione di lire sarebbero un giorno diventate "solo" cinquecento miseri euri. Non vuole comunque morire da ragioniere. Decide quindi di puntare alla laurea ad honorem decide di diventare un attore famoso.
Sul più bello riceve una cartolina. Non da sua zia, ma dal distretto militare. Gli dicono che deve passare un annetto della sua breve ma intensa vita ad allenarsi per imparare a usare le armi per combattere il "nemico". Non riesce a comprendere bene questo concetto. Manco a dirlo chiarisce a se stesso e a quei Signori che lui è obiettore di coscienza. Preferisce quindi "spararsi" venti mesi di servizio civile, approfondendo le tecniche di educazione alla pace, partecipando a molteplici stage di mimo e clown e svolgendo il suo servizio in progetti dedicati ai ragazzi di strada e nel carcere minorile di Torino Ferrante Aporti.
In quel periodo incontra tanti Maestri che lo ispirano e tante storie che lo commuovono e capisce che, per lui, quella gioia è più forte dell'emozione del palcoscenico. Con la "chiave" dell'esperienza sulle tecniche di educazione alla pace inizia ad utilizzare le tecniche del clown e della giocoleria come strumento di aggregazione, incontro e valorizzazione delle persone.
Svolge per un pò quel lavoro, ma per poter essere libero di continuare a farlo con passione, decide di imparare un lavoro "normale" e inzia parallelamente a lavorare in un istituto di ricerche di mercato. Avendo fatto un pò studi di sociologia in breve tempo riesce a fare tutti gli scalini e da "sgobbino telefonista" diventa "sgobbino responsabile di ricerca".
In quel periodo scrive testi comici, continua le sue sperimentazioni sul clown e sulla giocoleria nelle scuole e parallelamente fornisce alle aziende indicazioni frutto delle sue ricerche (da che colore sarà di moda per le piastrelle, a quali sistemi di marketing usare sugli architetti, a quali sono le aziende edili che dovranno sostituire i macchinari a breve tempo). All'inizio si diverte molto. Dopo un pò si annoia e decide che quello che poteva imparare in un lavoro "normale" lo ha imparato.
Proprio mentre sta maturando quest'idea l'istituto di ricerche di mercato per cui lavora sposta la sua sede... proprio nel palazzo dove ha sede la prima agenzia di animazione di torino. La Quiquoqua, agenzia con cui da anni collaborava come clown e animatore.
Avendo più occasioni di incontro con loro capisce che le competenze di marketing acquisite possono essere utili per sviluppare il lavoro dell'agenzia. Concorda il suo ingresso come socio nella Quiquoqua e lascia il suo lavoro "serio".

(nei prossimi giorni continuerà la storia su questa pagina...)

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