|
|
Fekat Circus (Etiopia)
|
Il Fekat Circus, “circo
del buonumore”, nasce nel 2004 in Etiopia supportato
dal CIAI
(Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) che da
sempre in Etiopia lavora con progetti per aiutare l'infanzia
abbandonata, i giovani a rischio ed i bambini che provengono
da famiglie povere. L’obiettivo di Fekat Circus
è quello di migliorare la qualità di vita
di un selezionato gruppo di bambini attraverso l'insegnamento
delle attività circensi in modo che diventino
per loro una vera attività e di aumentare il
numero degli spettacoli che li aiutano economicamente. |
Il CIAI
e il Fekat Circus credono nel diritto dei bambini
di giocare e considerano la performance e il circo
in particolare, lo strumento principale che lavora
sulle emozioni delle persone in grado di produrre
cambiamenti e migliorarne lo stato emozionale e psicologico.
Le attività del circo insegnano ai bambini
ad utilizzare il loro tempo in modo costruttivo e
a sviluppare l'autostima e l'autodisciplina, sono
in grado di aiutare i bambini che hanno problemi di
interazione e comportamenti aggressivi e di cambiare
le loro attitudini verso le relazioni sociali.
Le attività del Fekat circus coinvolgono tre
gruppi di beneficiari. Il gruppo principale, è
formato da 20 membri mentre il secondo gruppo, di
30 elementi tutti composti da ragazzi di strada e
da ragazzi provenienti da famiglie povere dagli 8
ai 24 anni. Il terzo gruppo è il cosiddetto
“pubblico beneficiario degli spettacoli”
e in particolare dello spettacolo sulla campagna STOP
TB (sensibilizzare la popolazione sul tema della tubercolosi)
che è stimato intorno ai 2000 bambini e adolescenti.
|
Vuoi vedere il video dei Fekat? clicca
qui
L'Etiopia è
uno dei paesi più poveri al mondo; l'89% della
popolazione vive sotto i 2 dollari al giorno e il
46% sotto un dollaro al giorno. L'indice di sviluppo
umano colloca l'Etiopia al 170° posto su 177 paesi.
La popolazione al di sotto dei 15 anni si colloca
intorno al 43%. Il tasso di analfabetismo è
del 41% fra i bambini e ragazzi di età fra
5 e 15 anni. Anche l'AIDS risulta essere una delle
grandi piaghe dell'Etiopia: il 13.7% nella sola area
urbana. Solo il 50% della popolazione ha accesso ai
farmaci essenziali. Anche le condizioni sanitarie
sono seriamente preoccupanti. Un gran numero di bambini
ancora muore per malattie che potrebbero essere prevenute
attraverso servizi sanitari di base. L'accesso all'acqua
pulita e ai servizi sanitari sono inadeguate. Solo
il 24% delle case ha l'accesso all'acqua potabile.
Il tasso di disoccupazione è alto per i giovani
fra i 15 e i 19 anni. Un problema che provoca rischi
nello stile di vita come l'uso di alcohol, prostituzione,
HIV e gravidanze non programmate. Il fenomeno dello
streetism cresce soprattutto nelle grandi città.
Si stima che ci siano circa 150-200 mila ragazzi di
strada e circa 1 milione siano a rischio di finire
sulla strada. |
|
|