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Evento Speciale: “ … PER ME GIOCARE È COME RESPIRARE I SOGNI …”
21 maggio ore 21

gli artisti di strada incontrano Silvano Agosti

Performance artistica in omaggio alle "Lettere dalla Kirghisia"
In collaborazione con l’Ambasciata Occidentale della Terra di Kirghisia.

Il Festival quest’anno darà l’opportunità ai cittadini e agli artisti di incontrare uno dei personaggi più interessanti e sensibili del panorama culturale italiano.
Si tratta di Silvano Agosti: poeta, scrittore, produttore, sceneggiatore, regista, montatore.
Fra le sue opere il libro “Lettere dalla Kirghisia”, un libro di speranza e di grande amore verso gli esseri umani.

Il Festival invita gli artisti a farsi ispirare dal libro e a mettere in scena un intervento artistico dedicato al libro.

Nella prima serata del Festival sarà realizzata una performance che alterna momenti poetici di lettura di alcune pagine del libro ed esibizioni di artisti di strada.
Inoltre Silvano Agosti condurrà un seminario artistico dal titolo: “dall’impotenza alla Creatività” (qui si metterà il link al laboratorio).

Un modo originale e divertente per confrontarsi, ricevere nuovi stimoli creativi e conoscere da vicino un artista a tuttotondo.

Se sei un artista e vuoi partecipare alla serata con Agosti, scrivici a info@justforjoy.it per prendere il libro “Lettere della Kirghisia” e proponici il tuo intervento!

Silvano Agosti
Data e luogo di nascita: 23 Marzo 1938, Brescia, Italia
Si diploma all’Istituto Magistrale e parte giovanissimo per Londra. Vuole vedere la casa dove nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il mondo. Vive in Inghilterra, in Francia, in Germania svolgendo i lavori più umili e infine parte a piedi, come un pellegrino medioevale per visitare tutto il Medio Oriente e l’Africa del nord.
Si iscrive nel 1960 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 1962, vincendo con il cortometraggio La veglia il ciack d’oro che gli viene consegnato dal Presidente della Repubblica. A Mosca, nel 1963, si specializza sull’opera di Ejzenstejn.
Dopo aver lavorato con Marco Bellocchio alla sceneggiatura, i dialoghi, il montaggio de "I pugni in tasca", nel 1967 esordisce col lungometraggio con "Il giardino delle delizie". Fortemente censurato in Italia e invitato all’esposizione universale di Montreal. Nel 1975 dirige "Matti da slegare" con Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Dal 1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati, diviene un punto di riferimento per i film d’arte e per quello impegnato. Nel 1983 termina "D’amore si vive", personalissima ricerca sulla sensualità e i sentimenti in una Parma tutta speciale.
Intorno agli anni 80 inizia la sua attività letteraria che produrrà romanzi come "l’UOMO PROIETTILE" (candidato al Premio Strega) "UOVA DI GAROFANO", "LA RAGION PURA", "IL SEMPLICE OBLIO" , "LETTERE DALLA KIRGHISIA.
Vive, gioca e lavora a Roma.

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